Via Cola di Rienzo di Claudio Scarpino

Un industriale noto a livello internazionale, titolare di una società dall'attività fiorente, viene trovato morto nel camerino di un grande negozio di abbigliamento La folla della domenica non aiuta di certo a gestire gli interrogatori, bisogna tenere lontane le persone, più del solito. Inoltre sembra non esserci un movente, viste le testimonianze di chi conosceva la vittima.Ma con il passare dei giorni i due amici protagonisti di questa serie, il calzolaio Pietro Russo e l'Ispettore Capo Antonio Cosentino, con l'aiuto dell'Agente Scelto Valentina Rinaldi, riusciranno a trovare il bandolo della matassa.
Recensione
Claudio Scarpino con questo suo ultimo romanzo prosegue la sua serie Thriller dei "racconti del calzolaio" con una storia ancora più complicata dei precedenti, un indagine complessa che coinvolgerà i protagonisti in maniera molto intima e prevalentemente stressante.
Come al suo solito l'autore utilizza uno stile semplice e lineare per rendere la lettura non solo scorrevole ma anche per "smorzare" una tortuosità oggettiva incontrata duranti le diverse fasi investigative, passando con molta agilità da un disorientamento iniziale ad una verità che, pagina dopo pagina, arriverà ad affacciarsi solo nelle ultimissime pagine, mantenendo per questo sempre alta la tensione narrativa.
Rispetto ai romanzi precedenti posso affermare che personalmente ho davvero molto apprezzato la volontà dell'autore di concentrare tutto su una dinamica investigativa che questa volta ha veramente subito poco l'influenza "dell'intuito investigativo" del Calzolaio, rilegando i suoi dialoghi ad una funzione prettamente "distensiva", per congelare quasi il tempo e ridettare i tempi narrativi per riprendere fiato ed analizzare i fatti con più obiettività.
Poi un altro aspetto importante da prendere in considerazione è la presenza più "ingombrante" nella dinamica della storia della Rinaldi, di cui possiamo maggiormente apprezzare le doti investigative e la bravura informatica che diventerà fondamentale nella risoluzione del caso.
La trama viene sviluppata dall'autore in maniera lineare, cercando poco di coinvolgere quella parte razionale per impegnare di più quella intima e umana, in una vicenda che solo apparentemente sembrava figlia del caso.
Quando alla fine tutti i pezzi del puzzle poco alla volta troveranno il loro giusto incastro il quadro per i nostri protagonisti sarà finalmente chiaro, pronti a restituire giustizia ad un caso intricato che solo nel suo finale accrescerà quel senso di smarrimento ( leggermente colto nella parte centrale) che amareggia e spiazza il lettore per un crimine scellerato sicuramente vittima di avidità ed egoismo.
La forza evocativa del romanzo è racchiusa principalmente nella forte caratterizzazione dei protagonisti che si mostrano umani e fragili agli occhi di chi legge per stimolare empatia e compartecipazione sincera; questo aspetto renderà più avvincente la lettura e più intima creando distanza su una trama che quasi ovattata si svilupperà in maniera inaspettata.
Tanti complimenti sinceri a Claudio Scarpino ( che ringrazio anche per la fiducia ) che ancora una volta ha scritto un libro molto avvincente con una narrazione scorrevole e ricca di spunti riflessivi in una vicenda che, dimostrando tutta la debolezza dell'essere umano, metterà alla prova la morale del lettore pronto a condannare o assolvere.


Claudio Scarpino
Sono nato nel quartiere di Centocelle a Roma nel 1956.
Mi sono diplomato al liceo scientifico e, dopo un corso alla regione Lazio come analista-programmatore, ho iniziato a lavorare nel campo dell'informatica interrompendo gli studi ingegneria. Nel 1984 ho vinto un concorso come programmatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove lavoro tuttora. A causa di un infortunio, dovendo restare a casa per diversi mesi, nel 1996 ho iniziato a scrivere prima racconti sulla mia gioventù e poi commedie, ma mai pubblicati. Poi nel 2017 mi sono dedicato alla mia grande passione iniziando a scrivere un romanzo poliziesco incentrato sull'amicizia fra un poliziotto e un calzolaio. Sono riuscito a pubblicarlo nel 2020 e mi auguro possa diventare il primo di una serie sempre incentrata su questi due personaggi che, come tutti i protagonisti del libro, hanno qualcosa a che fare con la mia vita privata, luoghi e persone conosciute o persone che hanno il nome di qualcuno che ho conosciuto.
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