Madre dolore di Daniele Sanzone

Mirco Del Gaudio, ex pugile e attuale capo del Commissariato di Scampia, è uno spirito inquieto. Si barcamena fra l'amore e l'odio per il suo lavoro (e per i suoi colleghi), un matrimonio fallito e la sensazione di non dedicarsi abbastanza alla figlia.
Quando si ritrova davanti al cadavere di una donna che si è suicidata in seguito alla morte del figlio, il commissario capisce subito che dietro quel gesto estremo si nascondono altre verità e altri segreti. E infatti, seguendo il suo fiuto da sbirro, finirà per immergersi negli abissi di un mondo misterioso, in cui l'assenza di speranza si trasforma in dipendenza dall'illusione.
Recensione
Madre dolore è un noir ambientato in una Scampia che l'autore abilmente riesce a descrivere non solo in maniera viva ma riuscendo anche a sviluppare una forte umanità per un quartiere che, pur non nascondendo la sua complessità, viene visto da un angolatura diversa rispetto al solito, molto distante dall'abituale luogo comune.
Il protagonista Mirco Del Gaudio (ex pugile ora commissario) è un personaggi schivo, forte ma nello stesso tempo capace di mostrare la sua fragilità, che ama e combatte senza perdere mai la dignità per difendere quel senso di giustizia e dovere che lo animano in un mondo criminale che conosce fin troppo bene.
Logorato fisicamente e mentalmente Del Gaudio è provato da un passato che aveva lasciato ferite ancora aperte e che lo costringeva a trascinare la sua vita oppressa da ansia e preoccupazioni che toglievano il sonno; con una situazione familiare in stallo, da una parte il rapporto apatico con la moglie e dall'altra una figlia con cui perdeva terreno come padre, solo la boxe restava come "valvola di sfogo", uno sport che lo aveva educato a vivere e a sopravvivere, un'amore troppo grande che purtroppo però aveva dovuto sacrificare per un lavoro che in fondo non amava, capitato quasi per caso ma abbracciato perchè l'unico modo però per rimanere in quella terra dove era cresciuto.
Il suicidio di una donna sarà solo l'inizio per un indagine complicata, dai tanti risvolti, che andrà ben oltre il semplice gesto disperato, svelando verità nascoste e segreti molto più grandi che apriranno spiragli a riflessioni profonde coinvolgendo in prima persona il lettore.
La prima parte del romanzo risulta più stabile emotivamente perchè permette di conoscere a fondo la parte caratteriale dei diversi personaggi, in particolare del protagonista con il quale l'autore riesce a mostrarci una realtà attraverso gli occhi di chi doveva garantire giustizia, restituendo non solo originalità ma anche equità verso quel male che avvelenava un intero quartiere.
Nella seconda parte del romanzo invece troviamo più coinvolgimento emotivo per un'evoluzione narrativa che dipana un indagine iniziata con tante domande a cui adesso possiamo dare risposte solo attraverso dinamiche che toccano temi come vergogna, tradimento e senso di colpa, portandoci verso un finale dove anche la ragione comincerà a vacillare, dove la fede crolla sotto i colpi di un dolore troppo grande, che destabilizza ancor di più per la sua incomprensione.
Tanti
complimenti a Daniele Sanzone che ha scritto un romanzo dai contorni
duri e dolorosi che però convince soprattutto per i risvolti compassionevoli
di una storia che cattura il lettore per l'umanità caratteriale dei
protagonisti che lottano tutti (in maniera diversa) per sottrarsi ad un
Male senza abbandonarsi mai completamente alla disperazione, restituendo fiducia e gettando una debole luce tra le tante ombre.


Laureato in Filosofia all'Università Federico II di Napoli, Daniele Sanzone è scrittore, autore e voce della rock band 'A67. Diversi i premi ricevuti tra cui: Siae (2004), Amnesty (2006), Premio Paolo Borsellino (2014), Premio Restart (2020) e il Premio Tenco (2022). Ha collaborato con diversi artisti e realtà: Edoardo Bennato, Mauro Pagani, Frankie hi nrg mc, Teresa De Sio, Caparezza, James Senese, Roberto Saviano, Giancarlo de Cataldo, Valeria Parrella. Nel 2011, condivide il palco dell'Alcatraz Festival con il Premio Nobel, Dario Fo. Nel 2012 è ospite di Pino Daniele, con Tullio De Piscopo, per "Tutta n'ata storia tour" mentre, nel 2017, viene invitato al concerto dei sessant'anni di Nino D'Angelo allo Stadio Maradona di Napoli.
Maggiori informazioni sull'autore: www.danielesanzone.it